In nessun Paese come l’Italia sono apprezzati il cibo e la buona cucina e lo stare a tavola è percepito come occasione di condivisione e convivialità: in un momento dove, di solito, la pasta è protagonista.
Anche grazie alle cucine regionali, negli anni, si sono sviluppati numerosi formati di pasta, che sono diventati ormai riconoscibili a livello globale grazie a metodi di lavorazione e di formatura che si tramandano di genitore in figlio da centinaia di anni e che hanno mantenuto, nel tempo, le stesse caratteristiche morfologiche. Esistono diversi metodi classici per “fare la pasta”: il taglio, l’estrusione, la coppatura o semplicemente la lavorazione con le mani.
Il progetto “MAKE YOUR FOOD” intende andare oltre la classica concezione del formato di pasta così come conosciuto universalmente, affrancando il realizzabile dal concetto di standardizzato e assumendo come presupposto fondamentale la personalizzazione come principio di formatura. Dalla sinergia tra la ricerca creativa dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” e la sperimentazione tecnologica di ABA Fablab, prendono forma nuovi sistemi di “fare la pasta”; tre metodi che prendono spunto dalla tradizione dei pastici e della “pasta fatta in casa” evolvendoli con un approccio inediti, volti a promuovere l’innovazione della “pasta stampata in casa” mediante l’utilizzo della stampa 3D.
Perché “Pasta stampata in casa”?
Grazie alle tecnologie digitali della modellazione tridimensionale e della stampa 3D, che agevolano notevolmente il collegamento tra la fase di ideazione e le operazioni di creazione del prototipo/prodotto, essendo facilmente fruibili ed economicamente accessibili, è stato possibile pensare contemporaneamente al Design e alla realizzazione, riducendo notevolmente la filiera della produzione della pasta. In tal senso è stato possibile sviluppare tre sistemi diversi di fare pasta:
FONT
trafile modellate e stampate in 3D, che estrudono la pasta formando dei font (caratteri tipografici), potenzialmente di qualsiasi tipo. In questo caso viene presentato il Monk, studiato dell’Accademia di Belle Arti di Perugia in occasione di Expo Milano 2015.
FORM
stampi per ravioloni, che in questo caso imprimono nella pasta le form (forme) di monumenti Umbri come la Fontana Maggiore di Perugia, il Torrino di Foligno e la Basilica di Norcia e di monumenti italiani come il Colosseo e la Torre di Pisa.
FOOLISH
il più particolare tra i tre, foolish (folle/particolare) è un metodo a taglio, imprevedibile e sorprendente: un rullo componibile ad anelli, ognuno dei quali ha un motivo diverso, che permette di ottenere tagliatelle simmetriche o asimmetriche. Si potrebbe definire la “Pasta d’artista” che con un matterello permette una moltitudine di forme sempre inedite e creative.
Tre metodi di realizzazione, collegati da un unico Fil Rouge: la personalizzazione. Sia a livello domestico che professionale, la pasta si trasforma da semplice cibo da consumare in un argomento di conversazione e strumento di espressione e di creatività.
responsabile scientifico
Paolo Belardi
Direttore dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia
gruppo di lavoro
Valentina Alunno, Andrea Binazzi, Federica Braconi, Sara Sargentini
Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia
Giacomo Pagnotta, Gianluca Sciarra, Giovanni Sciarra
ABA FabLab